Cavoli e compagnia, vitaminici e light.
Broccoli, cavoli, cavolfiori e cavolini… E’ una famiglia di ortaggi davvero preziosa. Costano poco e fanno bene.
Nutrienti, antiossidanti e antinfiammatori.
Il cavolo è un’antichissima verdura, coltivata da millenni. Per i greci addirittura sacro.
Protagonisti di sostanziosi piatti invernali, stuzzicanti contorni in primavera offrono una incredibile varietà di tipologie per tutte le stagioni.
A Brescia alle pendici del Monte Maddalena fiorisce una varietà unica nel suo genere. Una rarità: il cavolo giallo dei Ronchi.

I Ronchi oggi zona residenziale alle pendici del Monte Maddalena, ma che in passato era piena di orti. Questo broccolo rappresenta l’espressione massima dell’eccellenza contadina di città. I pochi roncari rimasti sono gelosi delle loro semenze, difficilmente le cedono. Si racconta che facciano persino a gara a chi ne produce di migliori.
I primi cavoli gialli si raccolgono in novembre, gli ultimi a marzo inoltrato.
Prodotto tra i più ricercati tra i fruttivendoli del centro e delle zone limitrofe ai piedi della montagna dei bresciani.
Dal gusto dolce e delicato, del cavolo giallo dei Ronchi si mangia tutto, anche le foglie che non vanno scartate.
Non supera il kg di peso e il suo odore non è pungente come il classico cavolfiore bianco.
Solitamente sono lessati e conditi con un filo d’olio extra vergine d’oliva, oppure utilizzati come condimento per una semplice, ma saporita pastasciutta. Quarda qui per scoprire la ricetta invitante preparata per noi da KilometroZero

Lo sapevi che i Romani mangiavano il broccolo crudo prima dei banchetti per aiutare lo stomaco nell’assorbire l’alcol, le foglie schiacciate erano usate invece per curare ferite e tagli. Per far scomparire invece il tipico odore del cavolo in cottura, a causa dei composti solforati, bisognerebbe aggiungere in pentola un cucchiaio di aceto, del succo di limone o del pane.