© ph. Matteo Marioli

La spesa di luglio

Verde, giallo, rosso e arancione queste le tinte che colorano il carrello della spesa di luglio. Frutta e verdura in estate  non sono solo nella massima espressione del loro colore, ma anche del loro sapore e rappresentano un carico di vitamine e minerali, alleati preziosi in estate (qui il link sui benefici nutrizionali di frutta e verdura in estate e su come conservarne la freschezza).
Sulla tavola di luglio non possono mancare pomodori, un trionfo di sapore a luglio, cetrioli, zucchine, melanzane e peperoni. Tra i frutti è tempo di angurie, albicocche, susine e dei primi fichi.
Ma è di un piccolo arbusto spontaneo di cui vogliamo parlare e che nell’alto Garda della sponda bresciana fiorisce tutta estate regalando i suoi preziosi e saporiti frutti di cui godere per tutto l’inverno e oltre: il cappero.

Un cespuglio fiorito di capperi © ph. Matteo Marioli

IL CAPPERO DEL GARDA
Quella del Garda è una riviera ricca di sapore e sorprese. Oltre all’agrumicoltura, all’olivicoltura, i tartufi (qui il link dove vi raccontiamo la storia) e la viticoltura, la sponda bresciana dell’alto Garda fin dal Cinquecento incude anche la presenza dei capperi.

Il raccolto © ph. Matteo Marioli

Colore verde e sapore intenso e pungente. Il cappero ha proprietà astringenti, diuretiche e digestive. Boccioli e frutti saporiti che si raccolgono delicatamente a mano tra fine giugno e ottobre.
Ogni 8-10 giorni sulle stesse piante, prima che queste sboccino e diventino inutilizzabili dal punto di vista gastronomico. Coltivati fin dall’antichità i capperi gardesani, prodotto tipico del bacino del Mediterraneo, crescono sulle rocce calcaree e sui vecchi muri diroccati nella zona di Gargnano e si utilizzano da sempre in cucina per creare e insaporire ricette a base di pesce, carne e insalate. Ma l’impego dei capperi è davvero sconfinato, oggi vengono proposti anche in nuovi abbinamenti sia con il dolce sia con i gelati.

Dal cappero al cucunci, tutto si conserva © ph. Matteo Marioli

Questo è il periodo giusto per acquistarare i capperi freschi (i boccioli) scegliendo tra i più piccoli perché sono più saporiti e intatti da mettere sotto sale o sott’aceto. Mentre quelli medi e grandi meglio se vengono tritati perché meno saporiti.

Il bellissimo fiore del cappero © ph. Matteo Marioli

Se invece si lasciano sfiorire si trasformano nei frutti veri e propri della pianta del cappero dalla forma allungata: i cucunci.  Vanno raccolti ancora chiusi e conservati sotto sale o sott’aceto, ottimi da servire come aperitivo o per insaporire le insalate.
Meglio aggiungerli sempre alle pietanze “a crudo” unendoli in ricetta verso la fine della preparazione, interi o tritati. Perché se cotti il gusto tende all’amarognolo e perdono gran parte del loro aroma.
IL CONSIGLIO. Se vuoi conservarli sotto sale puliscili, scottali in acqua e aceto, asciugali e mettili in un vaso di vetro a strati alternandoli con sale grosso: durano un anno.

Noi li abbiamo usati per dare sapore a un contorno facile e veloce “scarola in padella con capperi e roast-beef all’inglese“. Un piatto fresco perfetto per la stagione preparato per noi da Christian di Bontà in Tavola. Qui il link per preparare la ricetta

Buon appetito! © ph. Matteo Marioli

 

 

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