© ph. Matteo Marioli

L’ABC della polenta

Per “fare polenta” occorre attrezzarsi con gli strumenti giusti.

Quella tradizionale, e non precotta, richiede un po’ di tempo e abilità, ma con il recipiente adatto, le proporzioni esatte e il giusto tempo di cottura alla fine darà grandi soddisfazioni.

un paiolo di rame © ph. Matteo Marioli

Il classico paiolo deve essere in rame non stagnato, perché questo materiale mantiene meglio il calore costante, possibilmente con un manico lungo, per tenerlo fermo senza scottarsi. Per i più pigri, c’è anche il paiolo elettrico, con un motorino che aziona una pala rotante.
In alternativa andrà bene anche una casseruola capiente dai bordi alti a fondo pesante, facendo attenzione a che la fiamma

kit-polenta © ph. PEDRINI PPL s.p.a.|

non ecceda il diametro del fondo e non sfiori le pareti. Non è necessario lasciare la fiamma alta, si suggerisce di abbassarla a livello medio.
Consigliato il lavaggio a mano con detersivi liquidi e spugne morbide per mantenere le prestazioni e l’estetica delle pentole.

 

Una frusta robusta da usare i primi minuti di cottura per evitare la formazione di grumi mentre si versa in pentola la farina a pioggia nell’acqua bollente. Quando eseguite questo passaggio sarebbe meglio tenere la fiamma al minimo, con l’acqua appena mossa e non in forte ebollizione. Questo contribuirà a non formare grumi.

bastone di legno © ph. Matteo Marioli

Per mescolare la polenta la tradizione vorrebbe l’utilizzo di un bastone in legno di nocciolo, la cosiddetta canna o cannella o tarèll.

In alternativa per mescolarla basta un cucchiaio robusto di legno. Ma se volete stupire con un design che richiami il classico mestolo in legno ma sfruttando materiali resistenti moderni un’idea simpatica potrebbe essere questo cucchiaio in nylon resistente alle alte temperature.

cucchiaio nylon © ph. PEDRINI PPL s.p.a.|

Una volta cotta la polenta, dove rovesciarla? Se è morbida in una terrina in coccio, se è soda sul classico tagliere di legno per non disperdere toppo calore. Magari strofinato con carta da cucina unta poco prima con dell’olio d’oliva, per evitare eventuali macchie dei condimenti.

© ph. Matteo Marioli

Per darle la famosa forma di cupola, portate con una spatola di legno bagnata in acqua fredda la polenta verso il centro del tagliere.
Per tagliarla usate un filo di cotone resistente o spago da cucina, tenendolo teso con forza alle estremità; la polenta non va mai tagliata a fette come un dolce, partendo dal centro, ma trasversalmente.

Per pulire il tagliere dai residui di polenta basta poi passarlo velocemente sotto acqua calda, senza detersivo, con uno spazzolino apposito per il legno o per le stoviglie. Quindi far asciugare all’aria il tempo necessario poi riporre in un luogo asciutto.

 

Tagliere di legno © ph. Matteo Marioli

Lo sapevi che per staccare facilmente i residui di polenta incrostati sul fondo della pentola di cottura basta riempirla d’acqua fredda e portarla lentamente a ebollizione con una manciata di sale; spegnere e far riposare fino a che la crosta non si staccherà da sola. Nel caso di pentola antiaderente sarà sufficiente lasciar raffreddare il prodotto prima di lavarlo, l’immersione in acqua fredda potrebbe causare, deformare o rovinare le prestazioni della superficie antiaderente. Non utilizzare utensili da cucina taglienti e/o metallici a contatto con la superficie antiaderente, ma spatole di legno o plastica.

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