Risotto oro e zaferano Marchesi-min

La “brigata d’oro” di Gualtiero Marchesi omaggia il maestro

Il certificato del piatto © ph. Fondazione Gualtiero Marchesi

“Riso, oro e zafferano” così Gualtiero Marchesi, padre della cucina moderna e contemporanea, nel 1981 servì  per la prima volta questo piatto svelando a tutti il lato glamour del cibo.
Amato dagli dei e dagli chef, lo zafferano aveva conquistato anche il Maestro dei cuochi che con eleganza, semplicità, amore per la materia e gesto artistico trasformò un risotto alla milanese in un piatto di culto rendendo la preziosa spezia ancora più preziosa,  abbinandola a una foglia d’oro 24K in purezza. “La cucina è di per sé scienza. Sta al cuoco farla divenire arte” diceva Marchesi per 10 anni a Erbusco alla guida del ristorante del Relais & Châteaux L’Albereta. Quest’anno, dunque, ricorrono i 40anni di storia di questo piatto simbolo. Per celebrare l’anniversario i suoi allievi, in collaborazione con la Fondazione Gualtiero Marchesi fino a maggio 2022  proporranno in carta ciascuno nel loro ristorante con tanto di certificato di autenticità. Così per chi vorrà ritrovare il sapore di questa ricetta o provarla per la prima volta potrà farlo anche nel bresciano grazie a due punte di diamante della risorazione bresciana cresciute nella “brigata d’oro” di Gualtiero Marchesi: a Gardone Riviera al Lido 84 di Riccardo Camanini, che ha lavorato con Marchesi dal 1993 al 1997 e a Sirmione alla Speranzina Restaurant & Relais di Fabrizio Molteni, l’allievo diventato Maestro.
Per vedere invece come lo faceva Marchesi e seguire passo passo la video ricetta clicca qui

 

 

 

 

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