© ph. Matteo Marioli

Territori da scoprire, terre da assaporare

Estate, il piacere di fuggire dalla città e lasciarsi alle spalle il caos e la frenesia che porta con sé, la voglia di andare alla scoperta di territori, vicini o lontani, stando a stretto contatto con la natura.
Dopo un altro anno di rinunce e privazioni, cresce sempre più la voglia di evasione. Evasione sì, ma che sia green!
La bicicletta è sempre più amata dagli italiani come mezzo di trasporto per il tempo libero e non, passione che gode di ottima salute anche nel bresciano.  E se al piacere di pedalare alla scoperta di terre e territori, si aggiunge anche l’aspetto gastronomico, tutto prende decisamente più gusto!
La provincia bresciana, con i suoi 300 km di piste ciclabili, offre numerose alternative agli amanti delle due ruote (senza motore!): itinerari che si snodano attorno ai laghi, dal Garda, passando per quello d’Iseo, sali e scendi nelle nostre valli e percorsi panoramici che attraversano la Franciacorta ed il Parco dell’Oglio.

LA  NOSTRA PROPOSTA
La Ciclovia dell’Oglio: Nominata nel 2019 la “ciclabile più bella d’Italia” dalla giuria del premio Italian Green Road Award, la ciclovia del Fiume Oglio parte dal Passo del Tonale (1888 metri s.l.m.) e arriva fino alla pianura padana, là dove il fiume Oglio incontra il Po. L’intero percorso, circa 280 km, è accessibile senza grandi difficoltà, a qualsiasi livello di preparazione e richiede circa 4-5 giorni per essere completato.

© ph. Erika Goffi

LE NOSTRE TAPPE
SARNICO- CAPRIOLO-PALAZZOLO S/OGLIO
Una buona idea può essere tuttavia quella di segmentare la tratta, con itinerari da effettuare in giornata, senza fretta, prendendosi del tempo alla scoperta delle realtà birrarie che si incontrano lungo il tragitto.
Partendo dalla sponda bergamasca del Lago d’Iseo, in località Sarnico, si procede verso il centro abitato di Capriolo, attraversando Paratico. Alternando salite e discese, distese di vigneti, nel cuore della Franciacorta, si procede quindi verso Palazzolo sull’Oglio, seguendo uno stretto sentiero che costeggia il corso d’acqua.
Un breve detour di un paio di chilometri, vi porta dritti dritti al Palabrauhaus (zona artigianale di Palazzolo s/O), o più semplicemente “Pala” per chi mastica poco la lingua di Goethe.
Punto di riferimento della scena birraria dell’Ovest bresciano, Nicola, il Mastro Birraio, offre un’ampia selezione di prodotti, che variano dai grandi classici della tradizione birraria tedesca, passando per alcune chicche ispirate al nord Europa, senza rinunciare a birre luppolate che trovano sempre il consenso del pubblico ultimamente. Facendovi tappa nel week end, si può approfittare degli ampi spazi presenti all’interno ed all’esterno del birrificio, per un aperitivo o gustare un piatto preparato in casa.

© ph. Erika Goffi

PALAZZOLO S/OGLIO – PONTOGLIO – URAGO D’OGLIO
Dopo aver opportunamente reintegrato i sali persi nel primo tratto di percorso, con una rinfrescante birra, si procede puntando la Bassa Bresciana in direzione sud verso Pontoglio. Attraverso tratti per lo più in zone rurali, si pedala seguendo il corso del fiume, attraversandone il Parco.
Il consiglio è quello di spingersi fino ad Urago d’Oglio, dove al civico 34/A di Via Maglio, vi attende un’interessante tappa ristoratrice, “l’unica, sulla tratta Sarnico-Soncino” (come tiene a precisare il suo proprietario).

© ph. Erika Goffi

L’Agribirrificio/Agriturismo “Oi” sorge nel bel mezzo della campagna uraghese ed è proprio con l’intento di valorizzare il territorio circostante che è stato fondato.
Il nome ed il logo dell’azienda sono un chiaro riferimento agli elementi che la circondano: il sole che riscalda i campi di cereali, (coltivati direttamente da Marco, uno dei soci fondatori) e l’immancabile legame con il fiume Oglio (Oi in dialetto bresciano).
Marco ed il suo socio Stefano offrono a chi li passa a trovare una selezione di 3 birre ad alta fermentazione (una Blonde Ale, un’Ambrata ed una Weizenbier) tutte realizzate con materie prime direttamente coltivate a pochi metri dal luogo in cui vengono convertite in birra.
Per accompagnare la degustazione lasciatevi consigliare dal padrone di casa che saprà al meglio indicarvi l’abbinamento più interessante per la birra scelta: una selezione di piatti a base di carne e di altri prodotti locali, saranno perfetti per il vostro pranzo domenicale, per un aperitivo o cena il sabato sera.

© ph. Erika Goffi

Personalmente consiglio di assaggiare la fresca e rinfrescante rivisitazione della Weiss, qui prodotta non soltanto con malto di frumento (secondo la tradizione birraria tedesca) ma anche con l’aggiunta di frumento crudo che regala piacevoli note acidule ed amplifica la facilità di beva della birra.
Ottima in accompagnamento alla meringa al limone prodotta da una pasticceria locale!

A questo punto il grande dilemma: continuare a pedalare in direzione Soncino o trattenersi ancora un po’ a sorseggiare un’altra birra in compagnia? A voi la scelta!

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