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Foodprint. Scatti che invitano al cambiamento

Myrto Papadopoulos,
Il profumo delle melagrane, Marocco

Foodprint. Una mostra fotografia che invita al cambiamento
Foodprint racconta la nascita e la storia della Dieta Mediterranea e analizza le ragioni per le quali è tanto importante nella nostra vita quotidiana. È una storia di sostenibilità, salute e scambio culturale, è una mostra che spiega come il semplice cibo contadino sia da sempre considerato il più sano, sia per il nostro corpo che per il pianeta.Rimarrà allestita presso le Gallerie del Parlatorio delle monache del Museo di Santa Giulia fino al 26 febbraio 2023 la mostra fotografica Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi.
Un progetto internazionale, crossmediale, curato dalla società greca Anemon Production in collaborazione con Fondazione Brescia Musei e realizzato grazie al Bando Europa Creativa.
Foodprint racconta la nascita e la storia della Dieta Mediterranea, riconosciuta patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO grazie alle sue qualità uniche, indagando anche le ragioni della sua importanza. Una dieta capace di fornire soluzioni ad alcuni dei problemi del pianeta: la perdita di biodiversità, lo spreco alimentare e il cambiamento climatico.
Una storia per immagini che parla di sostenibilità, salute e scambio culturale, che vuole ispirare il cambiamento e riconnettere il pubblico al passato di una regione che ha creato la dieta più sana e sostenibile del mondo.

Elena Heatherwick, Pane quotidiano, Creta

Una collettiva che vede la partecipazione di fotografi contemporanei di fama internazionale da Myrto Papadopoulos a Johann Clausen, da Elena Heatherwick a Chris De Bode e Maria Contreras Coll. Scatti che riportano in vita pratiche antiche perpetrate da secoli in tutto il Mediterraneo.
In mostra anche alcuni inediti del fotografo olandese Chris De Bode, che ritraggono giovani aspiranti chef in azione, presi nei mesi precedenti proprio a Brescia presso la scuola ENAC Lombardia CFP Canossa.

 

Una mostra itinerante che sta compiendo un tour attorno al Mediterraneo, unendo tra loro Grecia, Italia, Spagna, Portogallo, Marocco, Croazia e Cipro e altrettante prestigiose sedi culturali. Brescia è l’unica tappa italiana. La Fondazione Brescia Musei è stata selezionata come partner italiano grazie alla ricca collezione archeologica conservata nelle sue sale espositive, da sempre valorizzata in chiave contemporanea.
Foodprint. La Dieta Mediterranea è anche accompagnata da un ricco programma di appuntamenti che potete consultare alla pagina dedicata all’evento sul sito della Fondazione www.bresciamusei.com.

Myrto Papadopoulos, In transito, Marocco

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