© ph. Matteo Marioli

SoloBirra 2023 premia i sogni di Riversa

Doppio riconoscimento per il birrificio bresciano Riversa nell’ambito di “Solobirra 2023”, uno degli eventi più attesi per il settore brassicolo.
L’evento si è svolto all’interno di Hospitality, il Salone dell’accoglienza di Riva del Garda, che ha riunito 243 etichette di birre artigianali nazionali ed estere, rendendole protagoniste sotto lo sguardo attento di un pubblico pronto a degustare la migliore birra artigianale sul mercato.

Un’edizione ricca di novità che nell’ambito del contest “Solobirra 2023” ha visto sul podio premiate due etichette del birrificio di Capriano del Colle: “Riversa Honey”, nella categoria “Birra al Miele” e “Riversa Blonde Ale”, nella categoria “British Bitters”.  (Ne avevemo già parlato in occasione dell’evento bresciano dedicato alle birre artigianli locali ecco qui il link all pagina)

La premizione © ph. Riversa

«Due etichette prodotte dalla nostra capacità di sognare in grande – ha detto Claudia Ambrosioni, responsabile Marketing e Comunicazione della società Barrel a cui fa capo Riversa -. Il nostro birrificio era un progetto che esisteva solo nella nostra fantasia e che oggi si è ampiamente realizzato attraverso l’esercizio di una passione costante, che quasi in maniera provocatoria, ci ha permesso di preservare il concetto di autentica artigianalità italiana»

Il birrificio Riversa si trova nel Parco del Monte Netto a Capriano del Colle, zona già nota per la qualità della produzione vitivinicola, a cui ora si aggiunge anche quella brassicola.  Nella cascina di inizio ‘900, ristrutturata nel cuore dell’area naturale protetta e circondata da 3.000 mq di giardino, nascono le birre Riversa, prodotte in modo artigianale secondo elevati standard qualitativi.
LA PARTICOLARITA’: Le birre Riversa non contengono coadiuvanti né additivi quali coloranti, edulcoranti, conservanti. Inoltre sono prodotte senza ricorrere a trattamenti quali la filtrazione e non sono pastorizzate e rifermentate in bottiglia. La tecnologia aiuta a valorizzare le materie prime utilizzate: i macchinari automatizzati sotto controllo elettronico e attraverso valvole pneumatiche consentono di monitorare l’intero processo produttivo del mosto, compresa macinatura estemporanea in continuo del malto, temperature, pH e pressioni di esercizio.
«Da qualche anno produciamo e commercializziamo le nostre cinque etichette di birra artigianale italiana», spiega Francesco Chiappi, Mastro birraio laureato in Scienze e tecnologie brassicole alla Weihenstephan Brauer Schuler di Fresin in Germania. «Sono particolarmente felice di questo premio – aggiunge Chiappi, emozionato per la vittoria – perché è un riconoscimento che arriva da parte di chi la birra artigianale la ama. Senza i “beer lovers”, il mio lavoro non avrebbe senso. Per questo sono sempre grato a chi ci sostiene ogni giorno. E da oggi, lo sono ancora di più».

Il mastro Birraio Francesco Chiappi © ph. Matteo Marioli

 

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